1943. Il Prezzo del Silenzio.

di Archeoclub d'Italia aps Sede Locale di Corato
chiuso, apre alle ore 18:00
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Il docufilm, ripercorre uno degli episodi significativi avvenuti in Italia, all’avvicinarsi del secondo conflitto mondiale e che ha visto Bari come palcoscenico di questa tragedia: il bombardamento della nave americana “John Harvey, al quale seguirà due anni dopo- 9 Aprile 1945- quello della nave statunitense “Charles Henderson”, episodi, che segneranno profondamente la città.

La Storia

Citando una strofa di una famosa canzone di De Andrè, “è una storia da dimenticare, è una storia da non raccontare […]” quella scelta dai due registi, che portano sullo schermo un avvenimento poco studiato e che viene rievocato attraverso la voce di alcuni testimoni dell’epoca. La loro memoria diventa strumento fondamentale nel far conoscere questa storia alla maggior parte dei cittadini baresi, spesso ignari dell’evento accaduto quel giorno del 2 Dicembre 1943

In quel giorno, infatti, insieme ad altre navi militari americane presenti in porto, ormeggiava la nave militare “John Harvey”, che trasportava soldati americani, giunti in Italia nelle fasi di liberazione nazionale dalle truppe tedesche; Segretamente, però, nella stiva erano presenti carichi di una sostanza chimica, l’iprite, il cui utilizzo era stato reso proibito dal “Protocollo di Ginevra“, dopo la I° Guerra Mondiale, a causa della sua pericolosità e, della cui presenza, non era stata data notizia dai vertici militari americani, soprattutto alla popolazione barese.

La luftwaffe, con un attacco aereo pianificato, colpì le navi ormeggiate e la “John Harvey”, la quale esplose, facendo fuoriuscire il suo carico e disperdendo nell’aria polveri del composto chimico che, anche grazie al vento di levante diretto verso la città, diffuse la nuvola di fumo e polveri sulla terra ferma.

Le conseguenze di quel bombardamento furono immediate. oltre ai molti marinai morti per via dell’esplosione, molte persone tra militari e civili, ebbero conseguenze fisiche dovute all’inalazione dell’Iprite. Tali conseguenze, provocarono vittime negli anni a seguire, anche a causa, in alcuni casi, della cattiva diagnosi medica, che consideravano le bruciature cutanee dovute ad essa, come semplice dermatite.
Dal 1943, fino agli anni a seguire, sono state centinaia le vittime conseguenti a quel bombardamento.

La necessità di ricordare e di riconoscere le morti provocate da quell’ avvenimento è stato il fil rouge che ha caratterizzato tutto il documentario, attraverso le parole dell’avv. Carrieri, il ricordo del prof. Andriola, testimone del bombardamento di Sannicandro di Bari, la passione per la storia del contrammiraglio Leotta, che ha ripercorso alcuni episodi storici avvenuti nella città di Bari in quei giorni e la professionalità dell’ammiraglio Leone, guida con i suoi dettagli tecnici sulla esplosione delle navi “John Harvey” e “Charles Henderson”.


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